sabato 20 marzo 2010

O Tempora, O Mores!

Il post “Tempo di Elezioni. Oggi come Allora” ha suscitato interesse in numerosi lettori.
In particolare, Gianni (di solida cultura classica!) prosegue con Cicerone e commenta: “E' il caso di aggiungere: o tempora, o mores !”.
Sembra, invece, orientata al pessimismo Maria Rosaria che si domanda: “sono passati millenni e cosa è cambiato? ......”. Infine Rita, melanconica, “Carissimo, credo, purtroppo, che il termine 'candido', ora si possa attribuire solamente al manto nevoso delle alte vette... o scorgere nello 'stupore' degli occhi di un bambino...prima che cominci a camminare... “


P.S. Grazie, Gianni, per avermi dato lo spunto per tornare a leggere la prima Catilinaria (Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?). Nella foga oratoria, dinanzi al Senato, Cicerone esasperato esclamava ‘o tempora o mores!’, che tempi...! che costumi...!

Correva l’anno 62 a.c.



Nell'immagine, l'affresco di Cesare Maccari 'Cicerone denuncia Catilina' ora nella Villa Madama di Roma.
                                                                                            

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