domenica 20 marzo 2011

17 Marzo: l’Auspicio di un Grande Italiano di Oggi

Ho avuto l’onore di ricevere questo messaggio che mi fa piacere render pubblico e condividere.

A voi e alle vostre famiglie buon compleanno come ITALIANI.
Io sono siciliano, mia moglie è veneta, due miei figli sono nati a Milano ed il terzo a Ginevra. Ho fatto l'infanzia ad Agira, il liceo a Catania, l'università a Torino, mi sono sposato a Torino, ho lavorato a Torino e a Milano, ho girato il mondo per il mio lavoro e poi son tornato in Italia. Nel mio lavoro ho contribuito allo sviluppo economico e sociale del mio paese, creando col mio team manageriale e con la società che ho diretto (meglio dire con la società che ho inventato, perché era morta e l'ho resuscitata ) 10.000 posti di lavoro in Italia - metà al sud e metà al nord - ho dimostrato che si può fare alta tecnologia nel sud Italia, a Catania a Palermo a Napoli e a Lecce. Ho continuato a servire il mio Paese come Vicepresidente di Confindustria creando la piattaforma più avanzata per la ricerca privata della storia repubblicana, adottata dal governo Prodi nel 2007 - per poi essere congelata e sterilizzata dal governo Berlusconi - mi batto per una cultura ed una politica in Italia del risparmio e dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per risolvere la  sfida energetica nei prossimi 30 anni. Mi piace la buona tavola, adoro la mia famiglia e più di tutti i miei nipotini, mi commuovo quando leggo i Sepolcri o sento l'inno di Mameli o guardo la Cappella Sistina, o uno delle migliaia di monumenti e capolavori creati nel nostro paese in 3000 anni di storia, mi piace ammirare le belle donne, sono pigro nella cura del mio corpo (son grasso da far schifo), mi sento parte delle tragedie che colpiscono l'umanità, come oggi in Giappone, mi sento responsabile delle miserie e delle povertà nel mondo perché non faccio abbastanza per combatterle, ... sono fiero della nostra storia , della nostra cultura delle nostre ricchezze umane, ...delle nostre campagne....dei nostri scienziati... dei nostri contadini....degli insegnanti e degli operai e degli impiegati che tirano la carretta con dignità.........
Insomma sono ITALIANO.
L'Italia di oggi è in crisi economica, sociale e sopratutto etica.
Il Paese è guidato da anni da una classe politica incapace, dove spesso si trovano individui che fanno solo i propri interessi se non addirittura corrotti o persino condannati per reati vari compresi delitti di mafia. Una grande quantità di cittadini è ipnotizzata da incantatori di serpenti e accetta tutte le frottole che vengono scodellate. Molti altri si sono arresi e accettano tutto come una fatalità.
Ma l'Italia ce la farà. Sarà un processo lungo, che durerà forse 15 anni - o meno se c'è un forte sussulto di dignità e di ribellione - ma ce la farà.
Buon compleanno ITALIA!

Pasquale

sabato 5 marzo 2011

Bali Chiude !


Hari Nyepi, ricorrenza del Nuovo Anno Hindu Icaka 1933, cade quest’anno il 5 marzo. La giornata è totalmente dedicata al silenzio, alla meditazione, alla tranquillità, anche mediante la pratica del digiuno e, per i più ortodossi, del silenzio assoluto. La ricorrenza è particolarmente sentita nell’Isola di Bali, la piccola isola indù nell’immenso arcipelago musulmano dell’Indonesia.  
Al fine di favorire tale pratica, le autorità dell’isola dispongono, per l’intera giornata e fino alle prime luci dell’alba del giorno successivo, il divieto di illuminazione e di accender fuochi. Inoltre, sono sospese tutte le attività lavorative, compreso il mercato, e ogni luogo di ristoro o di divertimento resta chiuso. La popolazione rimane in casa e le strade dell’Isola restano completamente deserte, essendo anche la circolazione vietata. Per l’intera giornata non deve esser udito alcun suono di radio o voce di televisione. Perfino i turisti hanno facoltà di muoversi esclusivamente all’interno degli alberghi ove alloggiano, senza tuttavia poter accedere alle spiagge o al mare: potranno solo usufruire delle piscine dell’albergo.

 Anche l’aeroporto, cancellati tutti i voli in arrivo e in partenza, riduce le attività ai soli voli in transito, con l’obbligo per i pochi passeggeri di non uscire dall’aeroporto. Naturalmente lo stesso fermo è disposto per i porti ove nessun natante potrà uscire o entrare.
Gli unici a cui è consentito circolare (oltre beninteso ai mezzi di soccorso per le emergenze, comunque ridotte al pericolo di vita ed ai parti) sono i Pecalang, i tradizionali guardiani a cui è demandato il controllo dell’effettivo rispetto delle disposizioni impartite.
La magia di Bali ha attratto nei decenni una folta comunità straniera che vive sull’Isola, godendone dell’incantesimo. Anche loro osservano scrupolosamente le disposizioni concernenti il Nyepi, mettendo in pratica il rispetto per i costumi e le tradizioni degli indigeni e l’armonia che si respira in ogni angolo ed in ogni gesto balinese. L’indomani tutta la popolazione, indigena e immigrata, si ritrova per chiedersi reciprocamente perdono e per la celebrazione di pratiche religiose.
Nyepi, allora, non è la “chiusura di Bali”, ma piuttosto un esempio di armonia e rispetto che anche noi dovremmo praticare e non solo ammirare con l’occhio distratto del turista.