sabato 6 febbraio 2010

Margherita: un nome o un fiore?

Certamente squisita, è forse la pizza più famosa. Tuttavia, non sono univoche le interpretazioni circa le origini del suo nome.
La versione maggiormente in voga vuole che nel 1889, in occasione del viaggio “di riconciliazione” a Napoli del Re d’Italia Umberto I, la regina Margherita si sia vista offrire dal maestro pizzaiolo Raffaele Esposito una pizza che con il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro, il verde del basilico riproduceva la bandiera italiana e che, proprio in onore della Regina, Raffaele chiamò ‘Margherita’.
Ora, con l’avvicinarsi delle celebrazioni dei 150 anni dell’unificazione d’Italia, i legittimisti neoborbonici hanno rispolverato più antiche origini della ‘Margherita'.
È stato, così, riscoperto Emmanuele Rocco che nel 1866 in “Usi e Costumi di Napoli e Contorni”, pubblicazione diretta da Francesco De Boucard, rileva che tra le pizze più ordinate ve ne sono di “coperte di formaggio grattugiato e condite collo strutto, e allora vi si pone di sopra qualche foglia di basilico con delle sottili fette di muzzarella”. Tali tondi di mozzarella venivano disposti come nel fiore dal centro verso l’esterno e, una volta fuse, richiamavano la forma dei petali di una margherita.
In epoca ancora precedente, nel 1830, nel librio “Napoli, contorni e dintorni” Riccio scrive di una varietà di pizza condita con pomodoro, mozzarella e basilico che, quindi, fa pensare proprio alla Margherita.
In omaggio alla legittimità, il movimento neoborbonico ha chiesto ai pizzaioli napoletani di riprendere le fila della storia e di ritornare ad apporre la mozzarella a forma di fiore. Non risulta, invece, che Emanuele Filiberto abbia rilasciato dichiarazioni sulla controversa materia.

1 commento:

Antonio Pagano ha detto...

e ce vuleva pure ca chillu stuppele dicesse caccosa ...