sabato 20 febbraio 2010

Nuovi V.I.P.

Durante la mia passeggiata domenicale negli incantevoli Giardini Botanici di Singapore, la mia attenzione è stata improvvisamente attratta da un gruppo di fotografi che, ben protetti dalla lussuriosa vegetazione, avevano puntato i loro potenti obiettivi sul retro di un nuovo lussuoso ristorante.
La qualità e quantità degli obiettivi non lasciavano possibilità di dubbio: certamente si era in attesa di cogliere un momento, un gesto, un’espressione di qualche VIP che trascorreva un’ora lieta in quel posto di lusso.
Non ho, naturalmente, osato interrompere il silenzio che gravava sui quei pochi metri quadrati, nè tanto meno distogliere gli occhi dei fotografi dai loto teleobiettivi per porre la più banale e naturale delle domande: quale viso famoso si cela dietro questa meravigliosa vegetazione?
Un intenso susseguirsi di scatti mi ha improvvisamente fornito la risposta: una meravigliosa ‘Pitta Sordida’ che, nel suo migrare stagionale, si è stabilita per qualche settimana nel bel mezzo del folto Giardino dello Zenzero.
Che bella! E che ricchezza di colori! Sembra si metta in posa per farsi meglio osservare e fotografare, mostrando con orgoglio il suo piumaggio dai colori esotici.
Da uno scambio di battute con i forografi in attesa, ho appreso che la Pitta - assai comune da queste parti - lascia l’India nei mesi ‘freddi’ e si rifugia nel caldo umido di Singapore fino a marzo, quando ritorna al proprio ambiente e procede all’accoppiamento. Fortemente legata al proprio territorio, non supera negli esemplari più grandi i 70 grammi di peso ed i 20 centimetri di lunghezza. Si nutre di insetti ed ambedue i genitori covano le uova. Caratteristico il fischio che proviene dal suo territorio, la Pitta riesce anche a convivere con altre specie, ma può divenire aggressiva nel periodo della cova.
In questa epoca caratterizzata da agitati movimenti migratori, la Pitta costituisce un esempio gentile e colorato di insediamento ed integrazione pacifica, ancorchè temporanea.

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