domenica 12 aprile 2009

Un Pun e Mes, prego !

Anche i drink seguono una loro moda. Sembrano non esser più in gran voga, ad esempio, whisky e cognac un tempo molto popolari, poi soppiantati da liquori dolci. Ugualmente per gli aperitivi: penso di esser tra i non molti che hanno nel bar della propria casa una bottiglia di Pun e Mes Carpano, pregevole vino moscato (di Alba o di Asti) aromatizzato con assenzio, zucchero e alcool.
Secondo la tradizione, il Punt e Mes nasce a Torino, in Piazza Castello a due passi dal Palazzo Reale, in un locale aperto giorno e notte e gestito dai Carpano. Locale per una clientela che comprendeva nobili, borghesi e benestanti, insomma il "bel mondo" composto di politici, intellettuali e uomini d'affari.
Un giorno, un cliente tutto preso a seguire e discutere il positivo andamento della borsa a seguito degli accordi di Plombierès del luglio 1858, invece di ordinare il suo abituale vermouth - corretto, come usava allora, da una mezza dose d'amaro - si limitò ad esclamare in piemontese ed a voce alta: «'n punt e mes», un punto e mezzo, riferito all’andamento borsistico più che al drink ordinato.
Nacque da lì la denominazione del Punt e Mes di Carpano, tant'è che da quel giorno si iniziò persino ad ordinarlo a gesti nella confusione del locale: una mano col pollice alzato, per indicare un punt, con l'altra mano tesa orizzontalmente, per indicare il mes.
Un Punt e Mes, prego! Cin Cin...

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