mercoledì 14 ottobre 2009

Il Vero Artigianato

Ho partecipato, ieri sera, all’inaugurazione di una nuova (meravigliosa) Boutique di una primaria casa di moda.
Naturalmente c’era tutto il “bel mondo”, veniva offerto eccellente champagne che accompagnava squisiti “bocconcini”, eleganza varia svolazzava tra le diverse sale, fotografi molto professionali ritraevano gli ospiti. Insomma, proprio nulla mancava a questa bella serata!
Era impressionante la bellezza dei giovanissimi modelli (sopratutto canadesi e brasiliani) che non sfilavano, ma semplicemente sedevano in appositi angoli oppure restavano immobili chi in vetrina, chi nelle nicchie ove in genere vengono sistemati i manichini, proponendo il meglio della nuova collezione.
Mi ha anche colpito l’evoluzione della moda, fatta oggi non solo dal nuovo modello di abito, ma sopratutto da tessuti “antichi” che hanno recepito e fatto propria tutta la modernità delle nuove fibre, capaci di rispondere ad ogni esigenza dell’uomo moderno.
Mirabile la signorilità vera, l’efficenza cortese, la premura del vertice della Maison appositamente convenuto: certe qualità le acquisisci e divengono naturali per dna e non grazie ad arricchimenti improvvisi.
E, tuttavia, la figura che maggiormente mi ha copito è stata la signora che creava una meraviglia di cravatta in venti minuti. Tu sceglievi il tessuto (straordinario) dal design preferito e Lei con mani sapienti segnava col gesso il contorno, lo ritagliava, avviava la cucitura dei bordi, inseriva la fodera, dava forma con precisione alla nuova cravatta che completava con l’etichetta. Dopo una leggera stiratura te la porgeva proprio come un fiore che accopagna un gioiello. Che meraviglia....
Questa Signora, che ha ereditato tale arte da sua madre, rappresenta l’icona di un artigianato antico e modernissimo: la qualità del tessuto, la sobria ricchezza del design, la sapienza antica di mani gentili: l’essenza di un “made in Italy” che nessuna deformazione della globalizzazione potrà mai portarci via e che, ancora una volta, mi ha dato il brivido dell’ogoglio di esser Italiano.

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