sabato 8 maggio 2010

Una Celebrazione Oscurata

Il 9 maggio ricorre la Festa dell’Europa. Fu in quel giorno del 1950, infatti, che Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, rese pubblica la sua “Dichiarazione” che, dopo secoli di terribili conflitti e sanguinosissime guerre, diede avvio al processo di integrazione dell’Europa.
Schuman rilevava che "la pace mondiale non potrebbe essere

salvaguardata senza iniziative creative all'altezza dei pericoli che ci minacciano" e proponeva la creazione di una “Alta Autorità” sovrannazionale alla quale affidare la gestione delle materie prime che all'epoca erano il presupposto di qualsiasi potenza militare, il carbone e l'acciaio. Cominciava così la “creazione dell’Europa” che, attraverso numerose ed importanti realizzazioni, ci ha portati fino alla moneta comune, l’Euro.
Pensavo di poter – in verità di dover, considerata la generazione “europeista” alla quale appartengo – ricordare e celebrare il sessantenario della Dichiarazione di Schuman. Ed invece le “turbolenze” di questi giorni obbligano ad occuparsi della “tragedia greca”, funesto presagio del collasso di un intero sistema, con il grave quesito sulla tenuta stessa dell’Unione Monetaria e, perfino, dell’Euro.
Il drammatico rogo della banca di Atene, data alle fiamme quale simbolo del potere finanziario, ben rappresenta il tormento di questi giorni e gli immani capitali ‘bruciati’ nelle diverse piazze finanziarie del mondo intero.                                                         
Paghiamo lo scotto della mancanza di interventi strutturali a seguito della “tempesta” originata dalla crisi del ‘subprime’, mentre le medesime agenzie di rating che attribuivano ‘A’ anche triple a fondi di assoluta inconsistenza oggi emettono giudizi trancianti sulle economie di questo o quel paese, scatenando ansie ed ire, oltre e sopratutto, a non limpide speculazioni sui mercati.
E il dramma è che all’orizzonte non si intravede nessun nuovo Schuman in grado di proporre “iniziative creative all'altezza dei pericoli che ci minacciano”.


Nella foto Robert Schuman (1886-1963)

1 commento:

Anonimo ha detto...

A scuola, tanti anni fa, ricordo di aver studiato che Mazzini fosse un promotore dell'Europa unita, ancor prima che dell'Italia. Nonostante le difficolta` economiche odierne, vedendo in prima linea la mediocrita` umana di tanti altri paesi, rimango orgoglioso di essere Italiano ed Europeo !
Giulio Manzoni