sabato 15 maggio 2010

Il “Mattone” Prevale, Fino Ai Guai

Anche la frivola apparenza di un evento mondano può offrire spunti per riflessioni ed approfondimenti. Qualche sera fa, in occasione di un elegante ricevimento di una primaria casa dell’alta moda, sedevo accanto ad una bella signora, di benessere solido ed ottimamente, seppur solo di recente, sposata. Di lei non so molto altro perchè, si sa, alle signore non vanno poste troppe domande.
Si discuteva dell’evoluzione della crisi e delle decisioni migliori da adottare per beneficiare al massimo dei propri risparmi che, nel caso della signora, devono esser piuttosto cospicui.

Con perizia davvero raffinata, l’elegante dama si addentrava nelle varie opzioni sulle diverse piazze asiatiche, discettava sui differenziali di cambio, rifletteva sul corso dell’oro. Io, timidamente, ho ribadito la centralità del “mattone”: noi italiani, le ho detto, consideriamo la casa, il mattone, il bene rifugio per eccellenza, al riparo da ogni sorpresa spiacevole.
Tale tendenza, peraltro, ha trovato singolare conferma anche nei recenti casi di malcostume, emersi a carico di taluni personaggi politici, che hanno accordato la priorità al mattone, magari di quartiere pregiato, ma pur sempre mattone.
Il caso portato alla luce parla di somme importanti che, a metà del 2004, sarebbero state utilizzate per acquisti immobiliari. Quelli erano i mesi della inarrestabile espansione delle borse e del successo di qualunque prodotto finanziario. Quella stessa somma, abilmente gestita da scaltri operatori finanziari, avrebbe potuto raddoppiare o addirittura triplicare in uno o due anni. E invece no: l’italica propensione al mattone ha prevalso, fino ai guai giudiziari di questi giorni!

 

Nessun commento: