domenica 4 luglio 2010

Clientes

Diversi commenti al Post sul “Paradosso” – sopratutto relativi alla considerazione che, qualora applicato, il ‘prelievo” sulle banche graverebbe in realtà sull’utenza - hanno stimolato una riflessione sull’origine del ‘cliente’.
Il termine deriva dal "cliens" dell’antica Roma, riferito al cittadino che ricorreva alla protezione di un "patronus" in cambio di favori. Il cliente era obbligato nei confronti del proprio "patronus": gli doveva il voto nelle assemblee (il voto allora era espresso pubblicamente) e doveva aiutarlo se questi fosse andato in guerra. Diversi autori latini, soprattutto coloro che provenivano dalle provincie (Marziale, ad esempio), hanno vissuto in prima persona l'esperienza del ‘cliente’ e questa condizione ha garantito loro vitto e alloggio nell’Urbe, a loro estranea.
L'importanza di un potente era commisurata alla clientela che quotidianamente e rumorosamente lo svegliava per la ‘salutatio matutina’, eseguita secondo un rigido protocollo basato sull’importanza sociale: i pretori prima dei tribuni, i cavalieri avanti ai liberi, per finire con i liberti. La ‘clientela’ scortava poi il ‘patronus’ dappertutto, mostrandone col proprio numero la potenza e rappresentandone l’insieme dei suoi sostenitori.
Il cliens poteva recarsi alla casa del patronus a piedi piuttosto che in lettiga, ma obbligatoriamente doveva indossare la toga e assolutamente non chiamarlo per nome: al magnate ci si rivolgeva sempre chiamandolo dominus.
Questi avrebbe perso ogni reputazione se non avesse ascoltato le lagnanze o le richieste di aiuto e non avesse risposto ai saluti della folla che lo attendeva dall'alba. Periodicamente, nel corso della salutatio, i clientes ricevevano somme di danaro oppure un rifornimento di vettovaglie, portate via nelle sportulae (borse).
Spesso la sportula era una risorsa per sopravvivere, tuttavia anche coloro che avevano un mestiere aggiungevano alla loro entrata la sportula. Le donne non partecipavano a questa pratica quotidiana né come patrone né come clienti; solo le vedove chiedevano per sé quanto il patronus aveva fatto per il cliente ormai defunto. A volte, invece, il cliente portava con sé la moglie malridotta o malata per indurre il signore a più generose donazioni.
Viene da domandarsi come e quanto siano cambiate le relazioni del cliente rispetto a duemila anni fa.



Nell’immagine Ottaviano Augusto, tra i dominus con il seguito più vasto di clientes

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