martedì 24 marzo 2009

A Ciascuno il Proprio Guru

Caro Mass,
in questo periodo di grave incertezza, ciascuno di noi ricorre e si affida a credibili esperti per meglio volgere la propria vita, le proprie scelte, i propri investimenti. Conosco una Persona Importante che sta affrontando un costoso viaggio nelle Isole Comoros per verificare direttamente sul posto i nuovi orientamenti e le nuove tendenze e riadattare di conseguenza le proprie strategie finanziarie e perfino di vita. Un altro, invece, evidentemente più stanziale, appreso – in ritardo – del premio nobel a Paul Krugman, ha letteralmente sbancato la più fornita libreria della città acquistando tutti i libri del Professor Krugman: voleva che nessun altro potesse acquistarli ed esser cosi lui solo il depositario della “conoscenza”. Non sono, tuttavia, in grado di precisarti se, dopo l’acquisto, abbia anche letto tutti quei libri.
Personalmente, invece, mi regolo in maniera empirica, ma di assoluta garanzia. Sai, caro Mass, io sono stato profondamente scottato da una crisi finanziaria del secolo scorso ed ho toccato con mano la fallacità dei diversi “esperti” e perfino dei santoni. E, allora, via testi sacri, basta con i consulenti, no a costosi viaggi di aggiornamento e conoscenza. Io ho due Guru eccezionali ed infallibili.
Il primo, Uccio, fa il cameriere in un bar di dubbia rettitudine. Non ho mai capito se non si renda conto dell’ambiente che gli ruota intorno, se ne faccia parte consciamente, o addirittura se sia lui stesso a condurre ogni gioco (come egli mostra di credere, pur se il mio dubbio, fondato, è che il vero “direttore d’orchestra” sia il conduttore del complesso ove ha sede il bar di Uccio, tale Gioioso). Sta di fatto che Uccio si comporta e tenta di apparire come la quintessenza della saggezza e dell’operosità. Dovresti vederlo come strapazza i clienti: impone bibite, prepara personalmente cocktail, serve dolcini, organizza aperitivi. E’ lui che mena la danza. Predispone perfino gli accoppiamenti! Ecco perché guardo a lui come ad un Guru. Lo chiamo al telefono (evito di andare al suo Bar) e lui, ”caro Gustavo, va forte l’economia. Ieri pomeriggio ho venduto drink come non mai. +32,7% rispetto alle medesime ore dello stesso giorno dell’altra settimana! Ma che crisi?! Noi andiamo alla grande! Magari gli altri, noi no, noi ci sappiamo fare! Il mio New Orleans Fizz tira e come... Non dar retta ai menagramo“
Io lo ascolto il mio bravo Uccio, d’altra parte gode di un osservatorio privilegiato ed entra in contatto con la crème de la créme, dice lui. Tuttavia, per una forse eccessiva ma necessaria prudenza, prima di prender una qualunque decisione, sento anche Nino, anzi da lui vado a prender il caffé, perché la vista che si gode dal suo salotto è singolarmente piacevole.
Nino è un professore (umanista) all’antica, rigoroso, direi “catonico”. Cominciamo le nostre riflessioni (più che discussioni) da lontano, spesso in maniera divertente. Poi, quando si riscalda i suoi occhi divengono rigidi e dopo un approfondito sciorinare di dati (esatti e coerenti, spesso suffragati da grafici variopinti e tabelle ben articolate) alterna filippiche a catilinarie. Nino ce l’ha con il mondo intero che non va, che è retto da una cupola di perfidi che lo sta conducendo velocemente all’autodistruzione, con le ingiustizie che ci subissano, etc. etc. etc.
“Vedi, Gustavo, conclude, non c’è più speranza! Ma una nuova rivoluzione, ormai alle porte, ci salverà!”
Esco dal caffé confuso: chi è il mio giusto Guru? Ha ragione Uccio con la sua visione “leggera” o prevarrà il pessimismo (cosmico?) di Nino?
Lo devo chiedere a Gioioso, ma di quest’altro mio amico ti parlerò in un’altra occasione.
Buona domenica, Mass! Passala bene perché sono altri i veri valori per i quali vale la pena di accalorarsi. A presto, Tuo
Gustavo

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