domenica 22 febbraio 2009

Un "quesito" che diviene "tormento" ?......

Caro Mass,
il “quesito” di P.Agora mi mette in grande difficoltà, prima di tutto perchè non capisco dove è il confine tra l'ironia e la riflessione, poi perchè non ho capito se la lettera è un .....artificio letterario: chi è l'io narrante e chi l'io pensante?
Il quesito, comunque, è assai simile ad un tormento. La prima "pensata " che mi viene in mente è banale: siamo eredi della cultura mediterranea del pensiero, delle distinzioni al limite del sofisma, ed il pensare è sempre fortemente individuale (o degli individualisti) e forse già di per sè fonte di "conflittualità". Ci è voluto il Cristianesimo per farci parlare di comunità.
I francesi vengono da culture più "socializzanti", calviniste, produttive
ed anche piu fondamentalmente libere da pregiudizi. Ed anche più lontane. Le culture nordiche meno hanno risentito della struttura mentale mediterranea. Ed hanno prodotto un altro pensiero.
Chissà. O forse non c'è una vera spiegazione. Aggiungerei una spiegazione
spoetizzante. E' perchè da loro fa freddo e la gente "fa", invece di pensare
da fermi, ed avere un grande freddo.
Ciao !
Teresa

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