sabato 18 settembre 2010

Un Riconoscimento Prestigioso

È considerata sinonimo di equilibrio e, addirittura, fonte di sana longevità, ma in pochi avevano immaginato che la ‘Dieta Mediterranea’ potesse esser annoverata tra i beni universali, aggiunta al Patrimonio Mondiale dell’Umanità da salvaguardare e proteggere.

Dobbiamo ad Ancel Keys la definizione di “dieta mediterranea”. Lo studioso americano, in Italia durante la seconda guerra mondiale, aveva rilevato la ridotta incidenza di malattie cardiovascolari tra le popolazioni del Mediterraneo, profondamente caratterizzate da abitudini alimentari legate alle tradizianali culture del grano, dell’ulivo e della vite (triade alimentare peraltro ripresa anche nel simbolismo cristiano del pane, del vino e dell’olio).
Cosi come in natura, infatti, sulla tavola mediterranea non compaiono alimenti che contengono sia amidi che grassi, alimenti che comunque – altra caratteristica fondamentale della tradizione mediterranea - sono consumati sul luogo di produzione, secondo la loro stagionalità e senza manipolazione.
Alla Dieta Mediterranea, stile di vita sostenibile basato sull’insieme di pratiche alimentari, conoscenze e competenze tradizionali, trasmesse di generazione in generazione, l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, attribuirà nel prossimo novembre il più prestigioso dei suoi riconoscimenti: l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità da proteggere, salvaguardare e trasmettere alle future generazioni.

La prestigiosa Lista dell’Unesco, che raccoglie gli elementi immateriali considerati unici al mondo, attualmente consta di 166 elementi (tra cui il Samba brasiliano ed il Kris indonesiano) di cui solo 2 italiani: l’opera dei pupi siciliani e il canto a tenore sardo. La Dieta mediterranea diventerà così il terzo elemento italiano.
L’importante riconoscimento (che con l’Italia premierà anche la Grecia, la Spagna ed il Marocco: tutti paesi proponenti, coordinati dall’Italia) supera la concezione, evidentemente ora considerata arcaica, della cultura legata alla materialità degli elementi, introducendo il patrimonio intangibile, fatto anche di tradizioni e pratiche agro-alimentari, valori particolarmente importanti nella nostra cultura che, quindi, meritano attenzione, salvaguardia e valorizzazione al pari dei beni materiali.


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1 commento:

marshall ha detto...

Interessante questo richiamo alla dieta mediterranea , e interessante pure la notizia (anche se vecchia) sui pupi siciliani e il canto a tenore sardo, dei quali ho parlato in un post dedicato ai canti popolari italiani.