Winston Churchill e Joseph Stalin |
Henry Kissinger, il Segretario di Stato dell’America di Nixon, nelle sue Memorie su “Gli Anni della Casa Bianca” si sofferma sulla difficoltà incontrata dal suo interprete a tradurre o meglio a rendere il concetto espresso da Andrei Gromyko, il potente Ministro degli Esteri dell’Unione Sovietica negli anni della politica della “Distensione”, quando affermava: ”non è impossibile non pensare che ...”.
Hillary Rodham Clinton con Silvio Berlusconi |
Viene così alla mente il caso di quell’interprete che Joseph Stalin, il Primo Ministro sovietico durante e dopo la seconda guerra mondiale, fece ammazzare il giorno successivo all’importante incontro avuto con Churchill: Stalin semplicemente non voleva correre il rischio che si sapesse quanto da lui discusso e convenuto con Churchill (il cosiddetto “accordo delle percentuali” sull’influenza che le potenze vincitrici avrebbero esercitato sui diversi paesi liberati).
Molto più recentemente, le difficoltà e la necessaria discrezione proprie del lavoro di traduttore-interprete sono state rinverdite dalla vicenda del ventiduenne Renzo Bossi, detto da suo padre “il Trota”, Consigliere regionale della Lombardia. Questi avrebbe assistito - proprio quale interprete - il Presidente Berlusconi nell’incontro col Segretario di Stato americano Hillary Rodham Clinton (laureatasi in Legge all’Università di Yale). Ce lo ha fatto sapere - in verità solo per render pubblica una posizione di Berlusconi sulla guerra in Afganistan espressa proprio durante tale incontro - il padre del giovane interprete, il Ministro della Repubblica Senatore Umberto Bossi, che ha reso noto: "in quell'occasione c'era mio figlio Renzo a fare da traduttore, perché lui parla bene l'inglese, studia a Londra".
Il segno dell’evoluzione dei tempi ...
3 commenti:
...... un vero peccato che Bossi non abbia seguito, nei confronti dell'"interprete" , la stessa prassi di Stalin dopo l'incontro con Churchill!!!!!! :)
Fossimo almeno sicuri che abbia capito cio' che diceva Berlusconi ......
W il Trota...e un grosso in bocca al lupo per i suoi studi londinesi...
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