domenica 5 giugno 2011

Alle origini dell’OK

Dobbiamo ad un maniscalco di nome Ahlund l’unica descrizione, ancorché piuttosto irriverente e pubblicata in Finlandia sei anni più tardi, della cerimonia del passaggio dei poteri sull’Alaska dai russi agli americani, avvenuta a Nuova Archangel, oggi Sitka, il 18 ottobre 1867.

La manifestazione coronava una trattativa la cui ultima lunghissima sessione si era conclusa, con la firma del trattato, alle 4 del mattino del 30 marzo 1867. L’Alaska veniva venduta per 7,2 milioni di dollari (equivalenti a circa 1,5 miliardi di nostri euro), vale a dire due centesimi di dollaro per acro, quindi 4,74 centesimi per chilometro quadrato.
In realtà, la positiva conclusione del negoziato risultava vantaggiosa per ambedue le parti. L’Impero russo dello Zar Alessandro II versava in una difficile situazione finanziaria, inoltre, dopo la sconfitta contro gli inglesi nella guerra di Crimea (1853-56) temeva di esser costretto a cedere quel proprio territorio all’ingombrante Potenza, particolarmente vivace nella confinante British Columbia canadese, ove si assisteva a una frenetica corsa all’oro.

Da parte americana l’acquisto innanzitutto ribadiva nei fatti la “dottrina Monroe” (l’America agli americani) e poi costituiva una forte presa di posizione nei confronti degli inglesi (che avevano quasi apertamente appoggiato i sudisti nella recente guerra di secessione) e nei confronti della Francia di Napoleone III, dopo la sconfitta inflittale mediante il fallimento dell’avventura di Massimiliano d’Asburgo in Messico e la sua fucilazione.
Nuova Archangel, ove avvenne il passaggio delle consegne e pose la sua residenza il nuovo governatore, generale Jefferson C. Davis, contava 116 case e 968 residenti. Dopo il passaggio della sovranità agli americani, molti dei 2500 russi che abitavano la “Penisola dell’Alyaska”, come la chiamavano gli zar, decisero di rientrare nella madrepatria, mentre altri, mercanti di pelli e uomini di religione, decisero di restare.
Tra i vecchi e i nuovi residenti, in chiara difficoltà di comunicazione linguistica, per confermare un accordo cominciò a diffondersi l’uso di una espressione russa - очень хорошо, - che significa molto bene, very good, le cui iniziali fonetiche sono OK.
Sì, proprio il nostro onnipresente OK!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per la pronuncia

http://translate.google.it/#ru|it|%D0%BE%D1%87%D0%B5%D0%BD%D1%8C%20%D1%85%D0%BE%D1%80%D0%BE%D1%88%D0%BE

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