domenica 11 dicembre 2011

Il Piacere di un Flash Back

Mi hanno fatto un regalo!

Philip, della cui amicizia vado orgoglioso, mi ha donato un’eccezionale carta geografica del ‘600 dell’Africa nord-occidentale, in omaggio alla mia passione per la storia e alla mia permanenza, per oltre quattro anni, in quella regione. Philip è un vero gentiluomo, anzi un gentleman, essendo per metà inglese, di quella razza che sembra essere in via di estinzione e con gratitudine gli riconosco l’opportunità offertami di ritornare a quei luoghi, colmi di storie che si dipanano tra culture e avvenimenti solo apparentemente diversi.
Africa Nord Occidentale nel '600
L’Africa del nord-ovest – oggi regno del Marocco – è una regione ove talune pratiche si perpetuano da più di tremila anni con i medesimi tempi e le stesse cadenze, spesso ancora rispettose dei ritmi della natura. Certamente la regione vanta località belle e famose, capaci di attrarre visitatori esclusivi, proprio per lo charme che le pervade, come può essere la Marrakech di Yves de Saint Laurent o la Tangeri di Tahar Ben Jelloun. Eppure, a me piace ricordare soprattutto una piccola città marinara, importante per i commerci dei fenici, l’orgoglio del potere imperiale romano, l’intraprendenza dei navigatori portoghesi, la voglia di sensazioni piacevoli di Jimi Hendrix e di Bob Marley.

Essaouira, l’antica Mogador, è da sempre famosa per la produzione della porpora, quella utilizzata per i paramenti degli imperatori romani (oro e porpora, ancora oggi i colori di Roma, impropriamente banalizzati in giallo e rosso), costituendo un habitat ideale per la vita dei crostacei murici che ci regalano, per l’appunto, la porpora. I fenici sono stati i primi tintori del Mediterraneo e, sfruttando la produzione e la commercializzazione di tale pregiatissima porpora, impiantarono forse la prima industria dell’intera civiltà del Mediterraneo, anche se saranno le tuniche per gli Imperatori romani a rendere eterna la fama di tale porpora!
Essaouira vista dal mare
Ma dinanzi alle coste di sabbia bianca di Essaouira, oggi paradiso di surfisti ed amanti del sole generoso che bacia quella terra, hanno incrociato navi  fenicie, cartaginesi, romane, arabe, portoghesi, olandesi, inglesi, francesi per incontrare i mercanti provenienti dal centro dell’Africa e le carovane partite da Timbuctù. Piume di struzzo, sale, spezie, alose, zucchero, cereali, porpora, cavalli, oro, stoffe... A Essaouira si trovava tutto ciò che potevano sognare un marinaio o un imperatore. Nella seconda metà del ‘700 si svolgeva ad Essaouira circa il 40% del commercio del Marocco (all’epoca ricco stato indipendentemente che sarà il primo a riconoscere gli Stati Uniti d’America, come testimonia la lettera di ringraziamento di George Washington, conservata a Rabat). 
Jimi Hendrix. La sua visita ad Essaouira ha reso questo luogo
 tappa obbligata  delle carovane hippie  
Ma Essaouira è anche la riserva ove da aprile a ottobre si danno convegno i Falchi di Eleonora per la stagione della loro riproduzione, prima di far ritorno nel Mediterraneo o a sud, fino al Madagascar.

Più recentemente, nell’estate del 1969, la magia di Essaouira ha attratto Jimi Hendrix (che qui avrebbe amato Colette Mimram) e Bob Marley, facendola così divenire una tappa obbligata delle carovane hippie alla ricerca del nirvana. Volentieri si percorrevano le stradine costeggiate da case bianche con le imposte blu e ci si incantava al sottile chiaroscuro della piazzetta di Bab el-Sebaa o nel seguire le esclamazioni dei pescatori intenti a distendere le reti o a scaricare le cassette di pesce argentato, ricche di aromi che stuzzicano le narici. Sulla Skala della Casbah sono ancora allineati i cannoni di Essaouira e proprio questo luogo, emerso dal passato, fu scelto da Orson Welles per girare le scene in esterno del suo Otello.
Magari la sfrenata ricerca estatica della verità propria dell’hippie degli anni andati non è più di moda, ma il piacere di questo flash-back è senza dubbio un gran regalo del mio amico Philip!

1 commento:

Anonimo ha detto...

occorre viverle certe sensazioni
vincenzo