domenica 22 febbraio 2009

Un "quesito" che diviene "tormento" ?......

Caro Mass,
il “quesito” di P.Agora mi mette in grande difficoltà, prima di tutto perchè non capisco dove è il confine tra l'ironia e la riflessione, poi perchè non ho capito se la lettera è un .....artificio letterario: chi è l'io narrante e chi l'io pensante?
Il quesito, comunque, è assai simile ad un tormento. La prima "pensata " che mi viene in mente è banale: siamo eredi della cultura mediterranea del pensiero, delle distinzioni al limite del sofisma, ed il pensare è sempre fortemente individuale (o degli individualisti) e forse già di per sè fonte di "conflittualità". Ci è voluto il Cristianesimo per farci parlare di comunità.
I francesi vengono da culture più "socializzanti", calviniste, produttive
ed anche piu fondamentalmente libere da pregiudizi. Ed anche più lontane. Le culture nordiche meno hanno risentito della struttura mentale mediterranea. Ed hanno prodotto un altro pensiero.
Chissà. O forse non c'è una vera spiegazione. Aggiungerei una spiegazione
spoetizzante. E' perchè da loro fa freddo e la gente "fa", invece di pensare
da fermi, ed avere un grande freddo.
Ciao !
Teresa

sabato 21 febbraio 2009

Un Quesito

Caro Mass,
seguo con interesse il tuo blog, mi piace l’ironia e l’arguzia con le quali presenti aspetti e problematiche che, spesso, mi coinvolgono.
Vorrei condividere con te un quesito che da tempo mi pongo e che, parzialmente, riprende la tematica da te sollevata nel Post intitolato “Declino” (29 novembre 2008).
La Francia ha una popolazione (62 milioni contro i 59 dell’Italia) ed un PIL (1.850 miliardi di Euro, contro i 1.530 dell’Italia) abbastanza simili ai nostri. Tuttavia, quel Paese ha un livello di sviluppo, un tenore di vita, una “politica internazionale” enormemente differenti (e superiori!) rispetto all’Italia.
Non voglio parlare di Parigi, troppo diversa da Roma, e della sua atmosfera, ma in qualunque piccola città francese respiri un’aria di civiltà, la “cosa pubblica” è rispettata, i servizi funzionano. E poi, la Francia ha una struttura industriale notevolmente superiore alla nostra (noi quasi non abbiamo più grandi imprese), svolge una politica da “Grande Potenza” (ancorchè, a volte, inadeguata ai tempi), continua a mantenere costose presenze della “Legione Straniera” in quasi tutti i paesi francofoni.
Insomma, come è possibile che paesi abbastanza simili risultino poi, nella realtà, così profondamente diversi ??? Perchè ???
Un caro saluto e, speriamo, a presto
P. Agora